Il Consiglio federale trasmette al Parlamento il messaggio concernente il contributo all'allargamento destinato alla Croazia

Berna, 28.05.2014 - Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente l'approvazione di un credito quadro per un contributo all'allargamento di 45 milioni di franchi destinato alla Croazia. L'impegno della Svizzera in Croazia corrisponde alla politica perseguita negli ultimi anni nei confronti dei Paesi dell'Europa dell'Est per sostenerli nei loro sforzi di modernizzazione. Questa politica rafforza le relazioni della Svizzera con questi Paesi, contribuisce a creare posti di lavoro ed è nell'interesse economico della Svizzera. Il 30 aprile 2014 il Consiglio federale aveva annunciato il credito quadro in occasione dell'approvazione di una relativa aggiunta al memorandum d'intesa con l'UE. Spetta ora al Parlamento approvare il contributo che, entro fine maggio 2017, verrà impegnato per progetti concreti in Croazia.

Trasmettendo il messaggio al Parlamento, il Consiglio federale conferma il contributo all'allargamento di 45 milioni di franchi a favore della Croazia che aveva già proposto l'8 marzo 2013. Con l'approvazione di questo contributo autonomo intende trattare la Croazia come gli altri «nuovi» Stati che hanno aderito all'UE nel 2004. Il sostegno a progetti e programmi scelti in stretta collaborazione con la Croazia mira a contribuire alla riduzione delle grandi disparità economiche e sociali nell'UE allargata. Attraverso progetti concreti la Svizzera aiuta a migliorare le condizioni di vita sul posto e a creare maggiore sicurezza.

Come già avvenuto nell'ambito del contributo all'allargamento destinato ai dieci Stati che hanno aderito all'UE nel 2004 (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, e Ungheria) nonché alla Bulgaria e alla Romania, che sono entrate a far parte dell'UE nel 2007, la Svizzera decide in modo autonomo del tipo e dell'entità dei progetti. La cooperazione concreta e le priorità tematiche specifiche verranno stabilite direttamente con la Croazia in una fase successiva nell'ambito di un accordo quadro bilaterale che terrà conto dei principali settori di competenza del contributo all'allargamento fissati nel Memorandum d'intesa con l'UE: sicurezza, stabilità e sostegno alle riforme; ambiente e infrastruttura; promozione dell'economia privata; sviluppo umano e sociale.

Il Parlamento decide sul credito quadro

Il contributo all'allargamento a favore della Croazia deve essere approvato dal Parlamento sotto forma di un credito quadro. Solo in seguito il Consiglio federale potrà concludere con la Croazia l'accordo quadro per l'attuazione di tale contributo. La base legale per questo impegno è la legge federale sulla cooperazione con l'Europa dell’Est, che è stata approvata dal Popolo nel novembre 2006 ed è in vigore fino a fine maggio 2017. Entro questa data i mezzi dovranno essere impegnati tramite l'approvazione di progetti concreti.

Valori di riferimento riguardanti la Croazia

La Croazia si trova in recessione sin dall'inizio della crisi economica e finanziaria internazionale. A parità di potere d'acquisto, il PIL pro capite in Croazia ammonta a circa il 62 per cento della media UE. Sono necessarie ulteriori riforme sociali ed economiche. Le relazioni commerciali bilaterali tra la Svizzera e la Croazia hanno registrato una notevole crescita a partire dalla metà degli anni 1990, per poi subire un crollo in seguito alla crisi. Nel 2013 la Svizzera presentava un'eccedenza di esportazioni equivalente a circa 100 milioni di franchi.


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