Attuazione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone Svizzera – UE nell’anno 2014

Berna, 05.05.2015 - L’attività degli organi di controllo si è stabilizzata nel 2014. Le commissioni tripartite e paritetiche hanno controllato le condizioni salariali e lavorative di più di 40’000 imprese e 159’000 persone. I miglioramenti legislativi e la professionalizzazione degli organi di controllo hanno consentito di contrastare il fenomeno del dumping salariale in maniera più mirata ed efficace.

Osservazione del mercato del lavoro – Datori di lavoro svizzeri
Nel 2014 le commissioni tripartite (CT) hanno controllato il rispetto delle condizioni salariali e lavorative usuali nei settori senza contratto collettivo di lavoro (CCL) di obbligatorietà generale presso 8’900 datori di lavoro svizzeri. Rispetto al 2013, l’attività di controllo delle CT è aumentata complessivamente del 8%. Il 4 % delle aziende Svizzere non sottoposte ad un CCL di obbligatorietà generale sono state oggetto di un controllo. Le CT hanno segnalato casi di dumping salariale presso il 10% dei datori di lavoro Svizzeri controllati (+2%). Con questi datori di lavoro le CT hanno effettuato delle procedure di conciliazione per provocare il pagamento posticipato dei salari. Il 60% di queste procedure sono terminate con successo. Perciò, rappresentano uno strumento efficace per combattere il dumping salariale.

Le commissioni paritetiche (CP) hanno controllato il rispetto delle condizioni salariali e lavorative dei settori assoggettati a CCL di obbligatorietà generale presso 9’500 datori di lavoro svizzeri. I controlli complessivi sono diminuiti del 17% rispetto al 2013. Le CP hanno rilevato una presunta infrazione ai salari minimi a norma di CCL presso il 29% delle imprese svizzere controllate (+4%). Inoltre le CP hanno effettuato 400 controlli relativi a CCL di obbligatorietà generale a livello cantonale.

Distacco di lavoratori e lavoratori indipendenti con obbligo di notifica
Nel 2014, le CT hanno controllato le condizioni salariali e lavorative usuali nei settori senza CCL di obbligatorietà generale presso oltre 5’600 aziende che controllate, ciò che rappresenta un aumento del 18%. Le CT hanno segnalato dei casi di dumping salariale rispetto al salario usuale per il 12% delle aziende che distaccano lavoratori (- 3%). Hanno inoltre verificato lo status di 3’300 lavoratori indipendenti (+6%).

Da parte loro, le CP hanno controllato le disposizioni stabilite nei CCL di obbligatorietà generale di 7’900 aziende che distaccano lavoratori (+22%) e verificato l’attività lavorativa indipendente di 3’500 persone (-7%). Da questi controlli risulta un tasso di presunte infrazioni nel 28% delle aziende distaccanti controllate (- 5%). Nell’ambito dei CCL di obbligatorietà generale a livello cantonale le CP hanno effettuato 1'200 controlli presso aziende distaccanti.

Obiettivi di controllo nettamente superati
I controlli sono effettuati in funzione del rischio e sono di conseguenza più intensivi nei rami o nelle regioni nei quelli i rischi di dumping salariale o d'infrazioni ai salari sono più elevati. Le infrazioni ai CCL di obbligatorietà generale (in particolare ai salari minimi) e i tassi di dumping salariale non riflettano la situazione globale sul mercato del lavoro, ma unicamente i risultati di certi rami e ditte mirati per l'anno preso in rassegna.

Insieme all’entrata in vigore dell’accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE, il 1° Giugno 2004 sono entrate in vigore le misure collaterali, che garantiscono condizioni di concorrenza uguali per imprese svizzere ed estere. Il rispetto delle condizioni salariali e lavorative in Svizzera viene controllato dalle commissioni paritetiche in settori con CCL di obbligatorietà generale e dalle commissioni tripartite in settori senza tale contratto. Il rapporto annuale della SECO sull’attività di controllo dimostra che nel 2014 gli obiettivi di controllo nazionali sono stati nettamente superati.


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