Caro-franco: analisi della situazione del Consiglio federale

Berna, 01.07.2015 - Alla luce della forte e persistente sopravvalutazione del franco svizzero, il 1° luglio il Consiglio federale è stato nuovamente informato dai Dipartimenti competenti circa la situazione economica e le possibilità d’intervento. La nuova valutazione conferma le analisi condotte finora: almeno per il momento, non si profila una grave crisi economica. Tuttavia, nei prossimi trimestri la crescita economica dovrebbe restare molto debole. Nei settori economici particolarmente esposti alla forza del franco si delinea una perdita di posti di lavoro non trascurabile. I futuri sviluppi dipendono in larga misura dall’andamento del tasso di cambio. Il Consiglio federale sostiene gli sforzi della Banca nazionale per normalizzare la situazione. Sul fronte politico, il miglioramento delle condizioni quadro resta prioritario. Il Consiglio federale è stato inoltre informato sulle misure straordinarie prese dalla Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) e dal settore dei politecnici federali per sostenere ancor più le imprese.

Oggi il Consiglio federale ha preso conoscenza della nuova analisi riguardante il franco forte presentata dai due dipartimenti competenti, il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca e il Dipartimento federale delle finanze. Nel 2015 l'economia svizzera sta affrontando un periodo di magra congiunturale contrassegnato da una crescita economica sensibilmente attenuata e da un leggero aumento della disoccupazione. Grazie alla stabilità della domanda interna e all'attesa ripresa economica dell'eurozona, che dovrebbe sostenere le esportazioni svizzere, il pericolo di una profonda crisi sembra però poco probabile. Tuttavia, il Consiglio federale rimane consapevole dei notevoli rischi congiunturali, legati ad esempio al futuro incerto della Grecia.

A causa di margini sempre più ridotti i settori maggiormente esposti alla forza del franco sono già ora sottoposti a enormi pressioni per abbassare i costi. In particolare, nell'industria delle macchine, del turismo e del commercio al dettaglio il rischio di perdere numerosi posti di lavoro è elevato.

La Banca nazionale (BNS) contribuisce con la sua politica monetaria a stabilizzare i prezzi e la congiuntura. Al momento, la stabilità dei prezzi e l'andamento congiunturale dipendono in larga misura dall'andamento del tasso di cambio. Tra i vari strumenti che permettono di influenzare il tasso di cambio attualmente si predilige la politica dei tassi d'interesse. I tassi d'interesse negativi permettono di contrastare l'apprezzamento del franco e di stabilizzare i tassi di cambio, i prezzi e l'andamento dell'economia. Se necessario, è inoltre possibile intervenire sul mercato valutario.

Misure ad hoc per attenuare la forza del franco
Uno strumento che ha dimostrato la sua validità per attenuare a breve termine gli effetti della forza del franco e mantenere i posti di lavoro è l'indennità per lavoro ridotto. Al momento le richieste delle imprese in tal senso sono ancora poche, probabilmente anche perché il numero di ordini - alcuni dei quali risalgono al periodo anteriore all'abolizione del tasso minimo - può definirsi ancora buono. Tuttavia, è importante che tale strumento sia pronto qualora la situazione peggiorasse.

Il Consiglio federale è stato inoltre informato dal consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca, sulle misure straordinarie della CTI e del settore dei politecnici federali. La CTI rafforza il suo sostegno all'innovazione esonerando dal contributo in contanti, da metà agosto 2015, le PMI esportatrici che presentato una domanda R&S. In tal modo verranno sgravate le imprese che si trovano in una situazione di particolare difficoltà a causa del franco forte. Il settore dei politecnici federali accelera i propri progetti per rafforzare il trasferimento di sapere e tecnologia, aumentare le offerte di formazione continua e intensificare la collaborazione.

Garantire e migliorare le condizioni quadro a lungo termine
Per tutelare la competitività dell'economia svizzera, il Consiglio federale mira all'ulteriore miglioramento delle condizioni quadro della piazza elvetica. Alcuni progetti sono già sulla buona strada: il 5 giugno il Consiglio federale ha licenziato il Messaggio relativo alla legge sulla Riforma III delle imprese (RI imprese III). Le misure proposte sono in linea con gli standard internazionali e, oltre a far aumentare la sicurezza giuridica, danno più certezze alle imprese nella loro pianificazione.

Per quanto concerne lo sgravio amministrativo, il Consiglio federale approverà prima della sessione autunnale 2015 un rapporto contenente le nuove misure. In agosto il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca presenterà al Consiglio federale una proposta circa i contenuti della nuova politica di crescita, in base ai quali avviare entro fine 2015 un pacchetto di misure concrete. Prioritario, infine, è mantenere il mercato del lavoro flessibile grazie alla libera circolazione delle persone e preservare l'accesso al mercato interno dell'UE.


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