Nuova ordinanza sulla registrazione della durata del lavoro: certezza del diritto e sgravio amministrativo

Berna, 04.11.2015 - Il 4 novembre 2015 il Consiglio federale ha adeguato la registrazione della durata del lavoro alla prassi attuale del mondo del lavoro introducendo gli articoli 73a e 73b nell’ordinanza 1 concernente la legge sul lavoro (OLL 1). Grazie alle nuove disposizioni sarà possibile, a determinate condizioni, concordare deroghe all’obbligo di registrazione. In questo modo si garantisce la certezza del diritto, si alleggerisce l’onere delle imprese e si rafforza l’attuazione nell’interesse di lavoratori e datori di lavoro. L’ordinanza riveduta entrerà in vigore il 1° gennaio 2016.

L'ordinanza prevede due varianti, la prima disciplinata da un contratto collettivo di lavoro (CCL) e la seconda no. In virtù dell'articolo 73a OLL 1 sarà possibile, sulla base di un CCL e con il consenso scritto del datore di lavoro, rinunciare alla registrazione della durata del lavoro. Questa disposizione si applica esclusivamente ai lavoratori con un reddito annuo lordo superiore a 120 000 CHF (bonus compresi) che dispongono di un'ampia autonomia nell'organizzazione del lavoro.

Per i lavoratori sostanzialmente liberi di stabilire i propri orari di lavoro, l'articolo 73b OLL 1 prevede il ricorso a un tipo di registrazione estremamente semplificato, in cui si documenta solo la durata complessiva del lavoro giornaliero. Solo in caso di lavoro notturno e domenicale occorre registrare anche l'inizio e la fine di ogni fase di lavoro. Per la registrazione semplificata non è necessario un CCL ma soltanto un accordo collettivo tra il datore di lavoro e i rappresentanti - interni o esterni - dei lavoratori. In assenza di una rappresentanza, l'introduzione di questa modalità deve essere approvata dalla maggioranza dei lavoratori di un'impresa. Nelle imprese con meno di 50 collaboratori la registrazione semplificata della durata del lavoro può anche basarsi su un accordo individuale con il datore di lavoro.

La nuova regolamentazione nasce da un compromesso tra le parti sociali e gode di un ampio consenso politico. Dopo anni di discussioni, con l'aiuto del DEFR, nella primavera 2015 i rappresentanti dei datori di lavoro e dei sindacati hanno raggiunto un accordo che soddisfa l'esigenza di aumentare la flessibilità nella registrazione della durata del lavoro e di ridurre la burocrazia. Nel contempo, si garantisce la controllabilità delle disposizioni in materia di legge sul lavoro e la protezione della salute.

Negli ultimi decenni il mondo del lavoro è profondamente cambiato. Oggi gran parte delle attività professionali si caratterizzano per un'elevata flessibilità spazio-temporale, con il risultato che una registrazione estremamente dettagliata, così come prevista dalla legge sul lavoro, non corrisponde più alla prassi reale. La modifica dell'ordinanza varata oggi rimedia a questa situazione, introducendo due forme di registrazione che disciplinano la realtà attuale all'interno di un quadro normativo. In questo modo si garantisce ai lavoratori e ai datori la certezza del diritto, si alleggerisce il carico amministrativo delle imprese e si rafforza l'attuazione della legge sul lavoro.


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