Mercato delle abitazioni: è proseguita nel 2015 la tendenza al rilassamento

Grenchen, 27.06.2016 - Nel 2015 la situazione sul mercato svizzero delle abitazioni si è ulteriormente rilassata. Nella regione del Lemano, a Zurigo e in Svizzera centrale persiste però la forte scarsità di abitazioni. È quanto emerge dall’ultimo studio sugli effetti della libera circolazione delle persone sul mercato delle abitazioni, commissionato dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

Per il 2015 era stata prevista una distensione, dovuta alla diminuzione del saldo migratorio dai Paesi UE/AELS. L’aumento dell’offerta ha effettivamente tenuto il passo con l’incremento delle economie domestiche sia sul mercato degli affitti sia su quello della proprietà. Rispetto al 2014 è pertanto diminuita la scarsità su entrambi i mercati. Le situazione rimane però tesa soprattutto in Svizzera centrale, nell’agglomerato di Zurigo, a Yverdon-les-Bains e dintorni e, di recente, anche nella regione tra Berna e Thun.

Sul mercato degli affitti, dove l’attività edilizia è più intensa, il rilassamento si limita per intanto agli alloggi più cari. La differenza tra le situazioni di mercato, quindi, varia notevolmente a seconda del segmento di prezzo preso in esame. Nella Svizzera orientale e in Ticino, invece, i mercati degli affitti si sono decisamente rilassati in tutti i segmenti.

Anche sul fronte delle abitazioni di proprietà i mercati regionali, ad eccezione del Ticino e della Svizzera romanda, sono ancora ben lontani da una situazione di perfetto equilibrio. L’aumento dei prezzi ha però subìto una battuta d’arresto, da un lato perché hanno già raggiunto un livello molto elevato e perché il potere d’acquisto delle economie domestiche non è illimitato e, dall’altro, perché i requisiti di finanziamento sono stati inaspriti. Nella regione del Lemano i prezzi sono diminuiti notevolmente. In presenza di un’attività edilizia sufficiente e di un moderato aumento delle economie domestiche, il mercato dovrebbe presto ritrovare l’equilibrio.

Alla luce del calo del saldo migratorio dai Paesi UE/AELS – di un terzo nei primi quattro mesi di quest’anno – si prospetta per il 2016 un debole incremento delle economie domestiche straniere e, quindi, della relativa domanda di spazi abitativi. Se l’attività edilizia proseguirà ai livelli attuali, è probabile che i mercati si rilasseranno anche nel 2016. Occorre però ricordare che oggi le economie domestiche straniere contribuiscono per circa metà all’aumento complessivo della domanda e che quindi hanno un forte impatto sul mercato. Gli sviluppi, quindi, dipendono fortemente dai tassi d’immigrazione e dall’attività edilizia.

Il monitoraggio degli effetti della libera circolazione delle persone sul mercato svizzero delle abitazioni – svolto congiuntamente dal 2009 da Meta-Sys AG e ZHAW su incarico dell’UFAB – si distingue da altre analisi di mercato per tre caratteristiche specifiche. Primo: l’attenzione si concentra sull’evoluzione delle economie domestiche svizzere e straniere (e non «soltanto» della popolazione) e dei loro redditi, cioè sui principali motori della domanda. Secondariamente, per tener conto della funzione di ripiego che il mercato della proprietà ha per quello degli affitti e tener d’occhio il lato dell’offerta nella sua totalità, i due mercati vengono considerati come un unico aggregato. L’analisi, in terzo luogo, prende in considerazione categorie di potere d’acquisto e segmenti di prezzo diversi. 

I risultati vengono pubblicati sotto forma di rapporti sintetici (o «factsheet») concernenti sia la Svizzera nel suo complesso sia le sette grandi regioni in cui l’UST ha suddiviso il Paese.


Indirizzo cui rivolgere domande

Christoph Enzler, Ufficio federale delle abitazioni, tel. +41 58 480 91 87, christoph.enzler@bwo.admin.ch
Daniel Sager, Meta-Sys, tel. +41 43 322 17 70, dsager@meta-sys.ch



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