Raggiunto un accordo con gli USA concernente i dati dei passeggeri aerei

Berna, 04.03.2005 - Il Consiglio federale ha approvato un accordo con gli USA riguardante l’accesso ai dati personali dei passeggeri aerei. La Svizzera ha ottenuto in questo campo le stesse concessioni degli Stati membri dell’Ue. Dal punto di vista della protezione dei dati, la soluzione adottata è sostenibile.

Nel quadro della lotta contro il terrorismo, dal marzo 2003 gli USA chiedono alle compagnie aeree che volano sul loro territorio l’accesso ai dati di tutti i passeggeri. In caso di rifiuto, le autorità americane si riservano di revocare a queste compagnie i diritti di atterraggio. Finora, le società svizzere interessate non accordavano ai servizi statunitensi l’accesso ai dati. Nell’estate 2003, a questo riguardo, aveva avuto luogo una prima consultazione tra la Svizzera e gli USA.

A fine maggio 2004, l’UE e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo nel quale le autorità americane rinunciavano a rilevare dati sensibili quali le abitudini alimentari o le condizioni di salute dei passeggeri. Inoltre, il periodo di archiviazione dei dati rilevati è stato ridotto a tre anni e mezzo, contro i 50 richiesti dagli USA. L’utilizzazione dei dati è stata circoscritta alla lotta contro il terrorismo, la criminalità organizzata e alle relative fattispecie penali. Inoltre, in virtù di questo accordo, alle autorità americane non viene permesso l’accesso diretto ai dati dei passeggeri; saranno le compagnie aeree a trasmetterli ai servizi competenti.   

Al termine delle consultazioni, nel novembre 2004 le autorità americane si sono dichiarate disposte ad accordare alla Svizzera le stesse garanzie concesse all’Ue in materia di protezione dei dati. Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato l’accordo con gli USA, dichiarando le nuove disposizioni accettabili dal punto di vista della protezione dei dati. Le compagnie aeree che effettuano voli dalla Svizzera verso gli Stati Uniti dovranno tuttavia comunicare ai propri passeggeri che i loro dati personali verranno trasmessi alle autorità americane. I passeggeri avranno il diritto di chiedere alle autorità americane informazioni circa i dati rilevati nonché l’eventuale rettifica degli stessi. Al pari dell’accordo tra gli USA e l’Ue, anche quello con la Svizzera è limitato in un primo tempo a 3 anni e mezzo; l’accordo entra in vigore con effetto immediato.

Il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di avviare anche con il Canada trattative in vista di un accordo concernente i dati personali dei passeggeri. L’obiettivo è di giungere a un accordo che comprenda le stesse garanzie di quello stipulato ora con gli USA.



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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