Dal 1° dicembre 2006 la Svizzera parteciperà all’AESA e al “cielo unico europeo”

Berna, 30.10.2006 - Dal prossimo 1° dicembre, la Svizzera aderirà ufficialmente all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) e al cosiddetto “cielo unico europeo” (Single European Sky, SES). Il Direttore dell’UFAC, Raymond Cron, e il Direttore Trasporti aerei dell’Ue, Da-niel Calleja, hanno sottoscritto i relativi accordi tra le parti.

Le Camere federali hanno approvato la partecipazione della Svizzera all’AESA alla fine del 2005, il Consiglio federale ha deciso di aderire al SES all’inizio di maggio del 2006. Lo scorso mese di settembre, il Consiglio dei Ministri dell’Ue si è dichiarato favorevole all’integrazione della Svizzera in entrambe le istituzioni europee. Con l’odierna firma degli accordi, la partecipazione della Svizzera, effettiva dal prossimo 1° dicembre, è stata quindi confermata formalmente.

Diventata operativa nell’autunno del 2003, l’AESA è responsabile della sorveglianza e della certificazione nel settore tecnico (certificazione di velivoli e imprese di manutenzione). L’Agenzia estenderà le sue attività in modo sistematico agli altri ambiti dell’aviazione civile rilevanti per la sicurezza aerea come l’esercizio dei voli, le licenze o il controllo del traffico aereo. È previsto che l’AESA diventi a medio termine l’ente competente per tutte le questioni della sicurezza aerea in Europa, sia sul piano tecnico che su quello operativo.

Il SES mira ad aumentare l’efficienza e la sicurezza nella gestione del traffico aereo in Europa. Si tratta, da una parte, di creare un sistema armonizzato di certificazione delle imprese di navigazione aerea europee e, dall’altra, d’istituire i cosiddetti blocchi di spazio aereo funzionali. Rispetto alla situazione odierna, dove le zone di competenza per la sicurezza aerea sono suddivise soprattutto in funzione dei confini nazionali, si prevede di definire in modo sistematico questi blocchi di spazio aereo in base a criteri di esercizio internazionali. La Svizzera, in collaborazione con la Francia, intende gestire un blocco di spazio comune. Al riguardo, lo scorso mese di settembre il Consiglio federale ha conferito all’UFAC un mandato di negoziazione ad hoc.


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