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Care compagne, cari compagni, cari Amici del Monte Ceneri

Vi ringrazio di cuore per l'invito sul Monte Ceneri; l'atmosfera qui è unica.

Ho una piccola novità: sono appena diventata socio dell' Associazione Amici del Monte Ceneri. Non è stata una decisione difficile poiché si tratta di un ottimo affare - per 100 franchi si è parte di una buona causa. Sappiamo che si possono fare anche cattivi affari: ci sono istituti finanziari che recentemente hanno pagato 2,5 miliardi - e senza diventare membro di una qualsiasi associazione.

Oggi ci troviamo in un luogo molto particolare. Ho saputo che questo terreno di oltre 30 000 metri quadri è stato acquistato per 3650 franchi dall'Associazione più di cinquant'anni fa. Il venditore del terreno, il compagno Guglielmo Canevascini, ha ceduto il terreno all'Associazione al prezzo per il quale lo aveva acquistato alcuni anni prima. Non voleva trarne profitto, e questo mi conduce al mio primo tema.

Abitazioni a prezzi moderati

In molti luoghi della Svizzera i terreni edificabili e le abitazioni diventano sempre più cari, anche in Ticino. Ritengo che sia un compito importante della Confederazione, ma anche dei Cantoni e dei Comuni, garantire che in Ticino e in tutta la Svizzera esistano abitazioni a prezzi moderati: e non solo per pochi privilegiati, ma per tutti. - E quindi anche per chi, dopo l'iniziativa sui salari minimi, continua a guadagnare meno di 4000 franchi al mese. In Ticino si tratta del 25 per cento dei lavoratori.

Le abitazioni non devono diventare oggetto di speculazione. Per questo motivo non soltanto sono a favore della Lex Koller, ma farò anche in modo che le eventuali lacune di questa legge siano individuate e, se possibile, eliminate. È un peccato che la settimana scorsa il Consiglio degli Stati abbia respinto due importanti mozioni della compagna e consigliera nazionale Jacqueline Badran. La volatilità sui mercati immobiliari: è questo che attrae gli speculatori immobiliari - ed è proprio questo che dobbiamo combattere.

Attuazione dell'articolo 121a (Iniziativa contro l'immigrazione di massa)

Care compagne, cari compagni, in Ticino siete stati l'unica forza politica a combattere l'iniziativa contro l'immigrazione di massa. So che non è stato facile - e il vostro No è anche stato un no all'opportunismo politico. Per questo desidero congratularmi con voi.

Tuttavia non è facile interpretare il risultato della votazione del 9 febbraio. Proprio in Ticino l'accordo sulla libera circolazione ha infatti anche ripercussioni problematiche. A causa della sua vicinanza a un'Italia in crisi economica, il Canton Ticino si trova in una situazione particolare e vi è necessità d'intervento da parte della Confederazione, ma anche nel Cantone stesso.

Presto il Consiglio federale presenterà il suo piano d'attuazione. Come forse sapete, il Canton Ticino è stato l'unico Cantone che ha potuto presentare personalmente al gruppo di esperti a Berna le sue aspettative in merito all'attuazione.

Care compagne, cari compagni, anche se sappiamo tutti che soprattutto in alcune regioni di confine l'immigrazione ha anche conseguenze indesiderate: non possiamo accettare - e non accetiamo che aumenti la tendenza alla chiusura e all'isolazionismo.

Contro l'isolazionismo e la xenofobia

La xenofobia non è mai, veramente mai la risposta giusta. Noi socialisti combatteremo sempre e ovunque qualsiasi forma di xenofobia.

E ripeto con piacere quello che ho già detto dopo la votazione: anche dopo il 9 febbraio la Svizzera è ancora in mezzo all'Europa.

Per quanto riguarda il nostro rapporto con l'Europa, l'obiettivo è solo uno: vogliamo avere anche in futuro relazioni buone, forti e chiare con l'Unione europea. Ma allo stesso tempo dobbiamo accettare che in seguito al risultato del 9 febbraio ci troviamo in una fase di incertezza. E questa fase durerà ancora un po' di tempo.

Politica d'asilo solidale

Ma il mondo non finisce al confine della Svizzera o dell'Europa. Voglio quindi soffermarmi sul tema dell'asilo:

Occasionalmente sento dire che il contingente per i rifugiati deciso dal Consiglio federale l'anno scorso è troppo piccolo. 500 rifugiati, tra cui soprattutto donne e bambini, sull'arco di tre anni sarebbe decisamente troppo poco.

A questo proposito voglio chiarire due punti.

Ogni contingente è troppo piccolo. Anche gli Stati più grandi del mondo accolgono, per il tramite dell'UNHCR, soltanto alcune migliaia di rifugiati nell'ambito di contingenti. Nel contempo sappiamo che in tutto il mondo oltre 200 milioni di persone sono in fuga.
Si potrebbe e si dovrebbe faredi piu. Ma è comunque già un progresso che un anno fa il Consiglio federale ha deciso di accogliere contingenti più grandi. In precedenza, infatti, la Svizzera aveva rinunciato a proseguire questa tradizione umanitaria.
In secondo luogo, grazie all'agevolazione temporanea delle disposizioni sui visti per familiari siriani, negli ultimi mesi sono potuti entrare in Svizzera piu di 2'000 di cittadini siriani. E la Svizzera è l'unico paese europeo che ha adottato questa misura.

Iniziativa Ecopop

Il mondo non finisce al confine svizzero - e neppure l'ambiente. L'iniziativa Ecopop ha una visione più ristretta - e a mio parere sbagliata. Risolvere i problemi ecologici con una restrizione dell'immigrazione non è soltanto illogico e inefficiente. È, diciamolo francamente, xenofobo.

Oggi non voglio esprimermi sul concetto un po' colonialista della pianificazione familiare intercontinentale proposto dall'iniziativa Ecopop. Ma conosciamo il nesso tra formazione e tasso di natalità: - impegniamoci a favore dell'istruzione invece di distribuire profilattici.

Care compagne, cari compagni, la Svizzera e in particolare anche il Ticino si trovano in una fase particolare. Vi sono alcune incertezze e occorre affrontare questioni importanti. Le risposte non sono sempre facili e neanche noi socialisti ci troveremo sempre d'accordo.

Ma su una cosa possiamo contare sempre. E voi sapete su cosa: i nostri valori.

L'impegno per i diritti umani è per noi altrettanto ovvio come la lotta per le pari opportunità.
La difesa dello Stato di diritto è per noi un compito così chiaro, come lo era una volta per i partiti borghesi di centro.
Siamo per una Svizzera tollerante che intende essere parte dell'Europa e della comunità internazionale degli Stati.
E ci impegniamo per una cultura politica che, invece di denigrare coloro che la pensano diversamente, li rispetta.

E ho una risposta chiara alla domanda che mi è già stata posta molte volte: I socialisti ticinesi devono rimanere al governo o no? - La mia risposta è chiara: non solo dobbiamo rimanere al governo, ma dobbiamo fare in modo che prima o poi Manuele Bertoli sia affiancato da un'altra compagna.

Care compagne, cari compagni, voglio ringraziarvi ancora una volta per l'invito sul Monte Ceneri. È per me un onore poter essere con voi.

E sono fiera di essere da oggi socio degli Amici del Monte Ceneri.

"Le monde ne s`arrête pas à la frontière suisse"