Misure di sgravio applicabili dal 2027: la Confederazione intende proseguire il dialogo con i Cantoni e attende le loro proposte
Berna, 16.04.2025 — Il 14 marzo 2025 la Conferenza dei governi cantonali (CdC) ha espresso la sua posizione in merito alle misure di sgravio del bilancio della Confederazione applicabili dal 2027. Critica il fatto di non essere stata sufficientemente coinvolta e respinge la maggior parte delle misure proposte dal Consiglio federale. La CdC riconosce nel contempo la necessità di consolidare le finanze federali e rivendica potenziali misure di sgravio alternative che, a suo avviso, l’Esecutivo non ha ancora preso in considerazione. Il Consiglio federale accetta l’offerta di dialogo dei Cantoni, invitandoli a esprimersi in modo concreto sulle singole misure e a presentare alternative alle misure respinte. Oggi stesso ha inviato ai Cantoni una lettera in tal senso.
Il 29 gennaio 2025 il Consiglio federale ha posto in consultazione un ampio pacchetto di misure di sgravio per il bilancio della Confederazione. Il pacchetto è necessario in particolare per consentire il rapido ripristino della capacità difensiva e finanziare la 13a rendita AVS, interessa tutti i settori di compiti della Confederazione compresa l’amministrazione e contiene anche alcuni provvedimenti relativi al fronte delle entrate.
Numerose misure del pacchetto riguardano anche i Cantoni, cosa inevitabile poiché questi ricevono circa il 30 per cento delle uscite della Confederazione. Il Consiglio federale concorda con i Cantoni che occorre evitare meri trasferimenti di oneri. Per quanto possibile, le misure devono essere concepite per permettere anche ai Cantoni di sgravarsi autonomamente. L’Esecutivo ritiene che questa libertà decisionale sia data per la maggior parte delle misure.
Il Consiglio federale giudica positivo che i Cantoni riconoscano la necessità di consolidare le finanze federali. Prende atto del fatto che questi ravvisano misure alternative con potenziale di sgravio per la Confederazione ed è disposto a esaminare le loro proposte, a condizione che queste siano sostenute da una loro netta maggioranza. L’Esecutivo attende queste proposte entro il termine della consultazione, il 5 maggio 2025, per poi discuterle con una delegazione dei Cantoni.