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Comunicato stampaPubblicato il 26 novembre 2025

Il Consiglio federale adotta il Rapporto sulla sovranità digitale della Svizzera

Berna, 26.11.2025 — Nella sua seduta del 26 novembre 2025, il Consiglio federale ha adottato il rapporto in adempimento del postulato Z’graggen 22.4411 «sovranità digitale della Svizzera». Tale rapporto definisce il concetto di sovranità digitale per la Svizzera, illustra come quest’ultima deve essere strutturata affinché lo Stato possa svolgere i suoi compiti anche nello spazio digitale e propone misure per rafforzarla ulteriormente. Al fine di anticipare gli sviluppi riguardanti la politica estera e di sicurezza così come i relativi effetti sulle risorse digitali, l’Esecutivo istituisce un gruppo di lavoro interdipartimentale che si occuperà anche di aggiornare costantemente la panoramica presentata nel rapporto e di armonizzare le misure.

La digitalizzazione e il progresso tecnologico avanzano a grandi passi in tutto il mondo. I fornitori privati e i Paesi leader nell’ambito della tecnologia esercitano una crescente influenza. Questi sviluppi geopolitici e tecnologici sollevano interrogativi sulla sovranità della Svizzera nello spazio digitale.

Nel rapporto in adempimento del postulato Z’graggen 22.4411 «Strategia per la sovranità digitale della Svizzera», il Consiglio federale definisce il concetto di sovranità digitale per la Confederazione come la necessaria capacità di controllo e azione nello spazio digitale al fine di garantire l’adempimento dei compiti statali. Questa definizione tiene conto dei principi di responsabilità individuale e libertà economica sanciti dalla Costituzione federale.

L’Esecutivo giunge alla conclusione che l’Amministrazione federale dispone di una buona panoramica delle risorse digitali che utilizza e offre. I rischi per le risorse digitali sono rilevati nel quadro di processi consolidati di gestione del rischio e della continuità e ridotti al minimo in conformità con la legislazione sulla sicurezza delle informazioni. Inoltre, la Svizzera ha già adottato misure per rafforzare la propria sovranità digitale attraverso la promozione di software open source, la strategia «Hybrid Multi-Cloud» e la creazione di infrastrutture affidabili come l’Id-e o gli spazi di dati in settori strategicamente rilevanti.

Il Consiglio federale ritiene che sia necessario agire per quanto riguarda l’analisi e la valutazione degli sviluppi legati alla politica estera e di sicurezza per le risorse digitali. A tale scopo ha incaricato il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) – nello specifico la Segreteria di Stato della politica di sicurezza (SEPOS) – di istituire un gruppo di lavoro interdipartimentale sulla sovranità digitale, in collaborazione con la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Tale gruppo di lavoro avrà il compito di continuare ad aggiornare la panoramica dei lavori inerenti alla sovranità digitale illustrata nel rapporto e di garantire l’armonizzazione delle singole misure. Sullo sfondo di una situazione geopolitica in continua evoluzione, verranno inoltre esaminate e proposte misure tese ad aumentare ulteriormente la disponibilità e la confidenzialità delle risorse digitali all’interno dell’Amministrazione federale. Oltre a provvedimenti di natura tecnica, ciò include anche strumenti di diritto internazionale per assicurare l’inviolabilità e la protezione dei dati ufficiali dall’accesso da parte di altri Stati.