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Comunicato stampaPubblicato il 19 novembre 2025

Il Consiglio federale non modifica i contingenti per i cittadini di Stati terzi per il 2026

Berna, 19.11.2025 — L’economia svizzera deve poter continuare a reclutare i lavoratori qualificati di cui necessita. Nella seduta del 19 novembre 2025 il Consiglio federale ha pertanto deciso di non modificare i contingenti per il 2026 destinati ai cittadini di Stati terzi e del Regno Unito esercitanti un’attività lucrativa e ai prestatori di servizi dell’UE/AELS. La corrispondente revisione parziale dell’ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (OASA) entra in vigore il 1° gennaio 2026.

Nel 2026, come già nel 2025, potranno essere reclutati al massimo 8500 lavoratori qualificati e specialisti di Stati terzi. Saranno disponibili a tal fine 4500 permessi di dimora B e 4000 permessi di soggiorno di breve durata L. Restano immutati anche i contingenti massimi per i prestatori di servizi provenienti da Stati UE/AELS con un periodo di impiego superiore a 120 giorni per anno. In questo contesto potranno essere rilasciati 3500 permessi al massimo, di cui 3000 permessi di soggiorno di breve durata L e 500 permessi di dimora B. Per i cittadini del Regno Unito con attività lucrativa saranno disponibili 3500 permessi, ossia 2100 permessi di dimora B e 1400 permessi di soggiorno di breve durata L.

Contingenti non esauriti

Negli ultimi anni i contingenti non sono stati interamente esauriti. Al 31 dicembre 2024 i datori di lavoro avevano utilizzato il 74 per cento dei contingenti per cittadini di Stati terzi (permessi L e B) disponibili per quell’anno. La quota di sfruttamento dei contingenti per i prestatori di servizi dell’area UE/AELS ha raggiunto il 50 per cento (L e B) e quella dei contingenti separati per il Regno Unito – introdotti a titolo temporaneo in seguito alla Brexit – si è attestata al 21 per cento (L e B).

Fino alla fine di settembre 2025 è stato utilizzato circa il 52 per cento dei contingenti disponibili per i lavoratori provenienti da Stati terzi (L e B) e il 38 per cento di quelli per i prestatori di servizi provenienti da Stati dell’UE/AELS (L e B). I contingenti separati per cittadini del Regno Unito esercitanti attività lucrativa sono stati utilizzati soltanto moderatamente: a fine settembre la quota di sfruttamento si è attestata al 17 per cento (L e B).

Contingenti adattati alla situazione sul mercato del lavoro e alla penuria di manodopera

Le aziende in Svizzera hanno la possibilità di occupare i posti vacanti assumendo manodopera proveniente da Stati non membri dell’UE/AELS, purché documentino i loro sforzi infruttuosi per reclutare il personale in Svizzera o in Stati dell’UE/AELS. I permessi possono essere rilasciati nel quadro dei contingenti decisi di anno in anno dal Consiglio federale alla luce della situazione economica e sociopolitica nonché del fabbisogno di manodopera nei Cantoni e nelle aziende.

Lasciando immutati i contingenti per il prossimo anno, il Consiglio federale garantisce la sicurezza della pianificazione per le aziende svizzere in considerazione delle incertezze legate alla politica doganale statunitense e alle sue ripercussioni sull’economia svizzera, della disoccupazione tuttora piuttosto bassa e del fabbisogno di manodopera qualificata. La decisione del Consiglio federale si fonda, tra l’altro, su una consultazione dei Cantoni e dei partner sociali, sulle cifre attuali relative alla migrazione, sulle previsioni congiunturali e sull’esaurimento dei contingenti negli anni precedenti. Il contingente separato per i cittadini del Regno Unito sarà prorogato per un ulteriore anno.

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