Il contesto in materia di politica di sicurezza della Svizzera è ulteriormente peggiorato
Berna, 30.04.2025 — Nella sua seduta del 30 aprile 2025 il Consiglio federale ha approvato il rapporto annuale sulla valutazione della situazione di minaccia secondo l’articolo 70 della legge federale sulle attività informative (LAIn). Il rapporto indica un peggioramento del contesto in materia di politica di sicurezza della Svizzera. La guerra della Russia contro l’Ucraina continua a dominare la situazione in materia di sicurezza in Europa, mentre la rivalità e i contrasti tra Stati Uniti e Cina continuano a essere la tendenza dominante sotto il profilo strategico a livello globale. Alla luce dei contrasti in atto a livello globale aumenta l’importanza dello spionaggio.
Il rapporto si concentra sulle minacce riportate nella LAIn e su analisi aggiornate riguardo alla valutazione fornita finora del contesto strategico in cui si colloca la Svizzera. Nel rapporto sulla valutazione della situazione di minaccia di quest’anno il Consiglio federale ha constatato che nel 2024 il contesto in materia di politica di sicurezza della Svizzera è ulteriormente peggiorato. La guerra della Russia contro l’Ucraina continua a dominare la situazione in materia di sicurezza in Europa. La situazione in Medio Oriente rimane instabile ed è caratterizzata da conflitti armati che perdurano. Tuttavia la rivalità e i contrasti tra Stati Uniti e Cina continuano a essere la tendenza dominante sotto il profilo strategico a livello globale. Il potenziale di trasformazione della nuova amministrazione statunitense nella struttura di sicurezza transatlantica emergerà solo nel corso del tempo. È lecito attendersi che sotto la presidenza di Trump gli Stati Uniti interpreteranno in modo molto più restrittivo i loro interessi nazionali in materia di sicurezza in relazione alla politica estera e di sicurezza. Gli Stati europei dovranno sostenere un carico maggiore nella ripartizione transatlantica dei compiti. Aumenterà l’aspettativa nei confronti della Svizzera di fornire un contributo maggiore alla sicurezza europea.
Alla luce dei contrasti in atto a livello globale aumenta l’importanza dello spionaggio. Molto probabilmente numerosi servizi di intelligence svilupperanno ulteriormente le proprie capacità in tale ambito. La Svizzera è toccata da questo fenomeno per molti aspetti e funge da area operativa per attori esteri; alcuni servizi di intelligence esteri utilizzano infatti le loro reti in Svizzera non solo per acquisire informazioni, ma anche per procurarsi illegalmente beni critici o soggetti a sanzioni, per diffondere disinformazione e propaganda nonché per esercitare attività di influenza in modo clandestino.
Svariate minacce in Svizzera
Nel nostro Paese la minaccia terroristica rimane elevata e continua a essere influenzata dal movimento jihadista, in particolare dallo «Stato Islamico». Le autorità di sicurezza continuano a dover fare i conti con minorenni e giovani adulti che si sono radicalizzati online.
La minaccia rappresentata dagli ambienti dell’estremismo violento di destra e di sinistra rimane stabile a un livello elevato. I gruppi esistenti da tempo non hanno cambiato la loro strategia né la loro tattica. Nel caso dell’estremismo violento la propaganda estremista diffusa online può influenzare in particolare i minorenni e i giovani adulti e contribuire in modo significativo alla loro radicalizzazione. In Europa il rischio che gli estremisti violenti di sinistra commettano atti di violenza mirati rivolti contro individui o addirittura compiano attentati terroristici è in aumento. Anche la minaccia legata al terrorismo di estrema destra cresce ulteriormente.
Nell’ambito della proliferazione, attuare le sanzioni nei confronti della Russia, in particolare impedire l’aggiramento delle sanzioni attraverso Paesi terzi, rimane una grande sfida per il controllo delle esportazioni.
Cibersicurezza e infrastrutture critiche in primo piano
Le infrastrutture critiche sono minacciate sia da attacchi fisici sia da mezzi informatici. Le ciberminacce sono in aumento a causa dell’ampliamento delle capacità e dei vettori di attacco dei cibercriminali. Le autorità di sicurezza e i gestori di infrastrutture critiche devono tenere il passo di tali sviluppi. Nell’ambito delle forme di conflitto ibride, le infrastrutture critiche in Svizzera potrebbero diventare oggetto di sabotaggi per ragioni di politica egemonica, non tanto per danneggiare la Svizzera stessa, ma per colpire altri Stati che dipendono da tali infrastrutture.
In un’epoca caratterizzata da contrasti globali in crescita, la Svizzera è ancora relativamente sicura. Tuttavia dal 2022 il sistema di sicurezza europeo è sottoposto a sollecitazioni costanti e il contesto strategico della Svizzera ha subito un cambiamento radicale, negativo e duraturo. Alla luce di queste numerose incertezze, per la Svizzera rimane importante individuare in anticipo le minacce in materia di politica di sicurezza che è lecito attendersi.