L’Ufficio centrale di compensazione modernizza i propri servizi e rafforza la digitalizzazione del 1° pilastro
Berna, 12.09.2025 — Nella sua seduta del 12 settembre 2025, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente il credito d’impegno pari a 66,1 milioni di franchi per il periodo 2026–2032. Con il credito saranno modernizzati l’organizzazione e i sistemi d’informazione dell’Ufficio centrale di compensazione (UCC), in particolare quelli della Cassa svizzera di compensazione (CSC) e dell’Ufficio AI per gli assicurati residenti all’estero (UAIE). Questa trasformazione digitale gioverà tanto ai beneficiari di rendite e prestazioni quanto ai partner istituzionali dell’UCC, sia in Svizzera che all’estero.
L’UCC gestisce i registri centrali del 1° pilastro e ogni mese versa le rendite AVS / AI a oltre un milione di beneficiari domiciliati all’estero. I pagamenti vengono effettuati tramite la CSC e l’UAIE. Il programma di trasformazione digitale, che si estenderà fino al 2032, mira a modernizzare gli strumenti di digitalizzazione e ad adattare i processi, l’organizzazione e le modalità di collaborazione. L’obiettivo è migliorare l’efficienza e rispondere alle esigenze degli assicurati e dei partner istituzionali.
Modernizzazione tecnica e nuove funzionalità
Il programma di trasformazione digitale prevede la sostituzione degli strumenti informatici attuali con una soluzione armonizzata e modulare. Questo consentirà l’acquisizione automatizzata dei dati nei sistemi d’informazione, una maggiore automazione dei processi di trattamento e lo scambio di dati con i partner istituzionali e gli assicurati. Nuove applicazioni renderanno più moderna la gestione digitale delle prestazioni erogate dall’UCC, in particolare quelle della CSC e dell’UAIE, facilitando gli scambi e il coordinamento delle notifiche ai Cantoni e ai partner istituzionali così come la verifica del diritto alle prestazioni. L’integrazione di standard moderni per le interfacce garantirà uno scambio di dati sicuro e privo di discontinuità tra Cantoni, istituzioni e partner internazionali, assicurando tempi di trattamento più rapidi e una semplificazione delle procedure amministrative.
Servizi pubblici adatti ad affrontare le nuove sfide
Il programma di trasformazione digitale consente all’UCC di rispondere alla crescita demografica, alla maggiore mobilità delle persone e all’intensificarsi degli scambi internazionali, che comportano ogni anno un aumento del volume di dossier da gestire. L’automazione e la trasformazione digitale miglioreranno la qualità delle prestazioni, contenendo al contempo i costi.
Contributo alla modernizzazione del 1° pilastro a livello nazionale
Grazie a questa trasformazione, l’UCC si allinea alla strategia di digitalizzazione dell’Amministrazione federale e contribuisce all’evoluzione digitale della gestione dei dossier legati al 1° pilastro. Tale iniziativa è coordinata con l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) per quanto riguarda le prestazioni del 1° pilastro.
Parallelamente, il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente la nuova legge federale sui sistemi d’informazione delle assicurazioni sociali (LSIAS). L’obiettivo è creare una base giuridica per una comunicazione digitale efficiente e sicura nell’ambito del 1° pilastro e delle altre assicurazioni sociali. Il fulcro del progetto è rappresentato da una nuova piattaforma elettronica dedicata al 1° pilastro, che si basa sui sistemi dell’UCC e che sarà gestita da quest’ultimo.
L’UCC in breve
L’UCC, che ha sede a Ginevra, è l’organo centrale di esecuzione della Confederazione in materia di assicurazioni sociali del 1° pilastro, che comprende l’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), l’assicurazione per l’invalidità (AI) e l’indennità di perdita di guadagno (IPG). L’UCC, quale divisione principale, è subordinato all’Amministrazione federale delle finanze (AFF). Esso conta più di 850 collaboratori impiegati a Ginevra e a Berna ed eroga le proprie prestazioni a tutte le casse di compensazione e agli uffici AI della Svizzera come pure ai beneficiari di 180 Paesi nel mondo, compresa la Svizzera.