Ufficio federale di polizia: servono più inquirenti
Berna, 19.09.2025 — Il 19 settembre 2025 il Consiglio federale ha approvato il rapporto in adempimento del postulato 23.4349 della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale sulla verifica delle risorse presso l’Ufficio federale di polizia (fedpol). La verifica, eseguita dal Controllo federale delle finanze (CDF), evidenzia che l’organico attuale della Polizia giudiziaria federale (PGF) non è sufficiente per adempiere integralmente i mandati di indagine.
Con il postulato il Consiglio nazionale aveva incaricato il Consiglio federale di sottoporre la situazione delle risorse di fedpol a una verifica esterna. Il Consiglio federale ha conferito tale mandato al CDF che ha esaminato se fedpol è in grado di adempiere il suo mandato legale con i mezzi attualmente disponibili e se sfrutta in modo sistematico il potenziale interno di miglioramento.
Ripercussioni sulla sicurezza interna
Il CDF giunge alla conclusione che gli inquirenti della PGF, cui competono anche le indagini per conto del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) in materia di terrorismo, criminalità organizzata, criminalità economica e cibercriminalità, non sono sufficienti. Questa carenza di personale causa ritardi nei procedimenti penali o ne impedisce l’apertura, mettendo così a rischio la sicurezza interna della Svizzera.
Il CDF evidenzia inoltre lacune sul piano strutturale. Alcuni processi dirigenziali e decisionali presso fedpol non sono disciplinati in modo sufficientemente chiaro. Sebbene la trasformazione digitale sia stata avviata, la sua attuazione resta lacunosa. Prime misure di miglioramento sono già state adottate sotto la nuova direzione di fedpol, ad esempio per quanto concerne la riduzione delle ore supplementari e la valutazione del sistema di picchetto.
MROS sempre più oberato
Il rapporto rileva anche una carenza di risorse in seno all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) che svolge un ruolo chiave nella lotta alla criminalità organizzata e nella protezione dell’integrità della piazza finanziaria svizzera. Negli ultimi cinque anni le comunicazioni di sospetto sono triplicate ed è probabile che continueranno ad aumentare così come il conseguente carico di lavoro per MROS. Tale ufficio ha già adottato diverse misure per far fronte alle crescenti esigenze; tuttavia, secondo le sue stime, un ulteriore aumento delle comunicazioni potrà essere fronteggiato unicamente aumentando l’organico. Vista la situazione delicata delle finanze federali, nella seduta del 12 settembre 2025 il Consiglio federale ha incaricato fedpol di esaminare altre forme di finanziamento e di sottoporgliele entro la fine del 2026.
Consiglio federale ritiene necessario intervenire
Il Consiglio federale condivide le raccomandazioni e i risultati presentati nel rapporto del CDF e ne sostiene l’orientamento generale. Fissando le prossime misure di miglioramento, fedpol terrà conto delle raccomandazioni formulate dal CDF.
Sulla base dei risultati della verifica del CDF e in collaborazione con il MPC, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) stabilirà come potenziare in modo duraturo l’organico nei settori chiave incaricati delle indagini. Una volta esaurite le possibilità di compensazione interne, occorrerà chiedere le necessarie risorse supplementari al Consiglio federale nel quadro del processo di preventivazione ordinario. Parallelamente, fedpol proseguirà le misure di miglioramento interne già avviate, tra cui l’orientamento strategico ai compiti principali, il potenziamento dell’efficienza e la verifica della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni nel quadro del progetto «Dissociazione 27» lanciato dal Consiglio federale e dalla Conferenza dei Governi cantonali.