Svariati ostacoli al potenziamento delle grandi centrali idroelettriche
Berna, 13.06.2025 — Nella sua seduta del 13 giugno 2025 il Consiglio federale ha adottato il rapporto in adempimento del postulato 23.3006 «Potenziale di rinnovamento e di ampliamento delle grandi centrali idroelettriche» della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N). Il rapporto dimostra che esiste un notevole potenziale di sviluppo. Tuttavia, le incertezze legate alla scadenza delle concessioni, alle norme di diritto ambientale e alla redditività, nonché eventuali opposizioni impediscono di sfruttare appieno tale potenziale.
Per determinare il potenziale di sviluppo delle grandi centrali idroelettriche, l’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha svolto un sondaggio presso i gestori e i Cantoni, in collaborazione con l’Associazione svizzera di economia delle acque (ASEA). Sono state raccolte informazioni relative all’impianto, ai rinnovamenti e agli ampliamenti già effettuati e a quelli eventualmente previsti in futuro. Oltre al potenziale energetico delle misure, i gestori hanno fornito anche informazioni sui costi di investimento nonché una valutazione della redditività e della probabilità di realizzazione delle misure. Su 190 grandi centrali idroelettriche (potenza installata superiore a 10 MW), 82 hanno partecipato al sondaggio e 61 di queste hanno indicato un potenziale di rinnovamento e di ampliamento.
Considerevole potenziale teorico per una maggiore produzione di energia idroelettrica
Stando al sondaggio, il potenziale di rinnovamento e di ampliamento complessivo corrisponde a una produzione annua di 1351 gigawattora (GWh), pari al fabbisogno annuo di energia elettrica di circa 270 000 economie domestiche medie in Svizzera.
Di questi, 1254 GWh sono attribuibili ad ampliamenti quali l’innalzamento delle dighe, la captazione di nuovi afflussi oppure l’aumento della portata massima dell’acqua e della potenza. Tuttavia queste misure comportano un ulteriore impatto sull’ambiente. Le misure di rinnovamento quali la sostituzione dell’equipaggiamento presentano un potenziale annuo di soli 97 GWh.
Ostacoli alla realizzazione
Secondo i dati forniti dai gestori, solo appena il 2 per cento del potenziale complessivo identificato (24 GWh all’anno) può essere realizzato senza promozione. Si tratta di misure che devono comunque essere adottate per mantenere l’esercizio, come la sostituzione di turbine e generatori o l’utilizzazione di acqua di dotazione (utilizzazione dei deflussi residuali). Secondo la stima dei gestori basata sui ricavi di mercato attesi, 792 GWh all’anno non sono redditizi, ma possono essere realizzati grazie agli strumenti di promozione esistenti. Altri 430 GWh all’anno possono essere realizzati soltanto se viene potenziata la promozione o se migliorano le condizioni di mercato. Per gli altri progetti non sono disponibili dati sulla redditività.
I gestori indicano come ostacoli alla realizzazione del potenziale esistente le incertezze legate alla scadenza delle concessioni, gli aspetti di diritto ambientale quali i deflussi residuali, le misure di sostituzione e di compensazione e le zone protette di interesse nazionale, i ricorsi e le opposizioni, nonché la mancanza di redditività.
Come richiesto nel postulato, il rapporto analizza esclusivamente i rinnovamenti e gli ampliamenti di grandi impianti idroelettrici esistenti. Il potenziale dei nuovi impianti non ha costituito oggetto di analisi.