Registrazione dei casi di razzismo e antisemitismo: un rapporto conferma la necessità di intervenire
Berna, 27.08.2025 — Nella sua seduta del 27 agosto 2025, il Consiglio federale ha adottato un rapporto che analizza la rilevazione degli episodi di razzismo e antisemitismo avvenuti nel contesto delle proteste contro i provvedimenti anti-COVID. Dal rapporto emerge che, nonostante i sistemi di monitoraggio disponibili, persistono notevoli lacune nella raccolta e nella registrazione dei dati relativi al razzismo e all’antisemitismo.
Accogliendo il postulato 21.4137, il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di analizzare la rilevazione degli episodi di razzismo e antisemitismo legati alla pandemia di COVID-19 e di valutare possibili misure a livello federale per migliorarla. Per la sua analisi, il Consiglio federale si è fondato sul rapporto di riferimento sul monitoraggio della discriminazione razziale e antisemita, commissionato dal Servizio per la lotta al razzismo.
Il monitoraggio è importante, ma incompleto
Condotto dal 2010, il monitoraggio nazionale della discriminazione razziale e antisemita si basa su diverse fonti di dati, tra cui il rapporto annuale della Rete di consulenza per le vittime del razzismo e la statistica criminale di polizia.
L’analisi documenta le lacune rilevate e illustra i possibili margini di miglioramento. Evidenzia inoltre l’elevato numero sommerso di casi di razzismo e antisemitismo, in particolare anche durante la pandemia di COVID-19 contrassegnata da un incremento degli episodi antisemiti. Dall’analisi emerge inoltre che il monitoraggio rileva soprattutto gli episodi concreti, lasciando in ombra i casi di discriminazione strutturale e le esperienze dirette delle vittime.
Il Consiglio federale sottolinea la necessità di intervenire
Nel rapporto, il Consiglio federale riconosce che il razzismo e l’antisemitismo rappresentano un problema sociale rilevante, soprattutto nell’attuale clima di crescente polarizzazione e di crisi internazionale e sottolinea l’importanza di disporre di un monitoraggio il più completo possibile per poter prevenire in modo efficace il razzismo e l’antisemitismo: soltanto una registrazione sistematica degli episodi, degli atteggiamenti e delle esperienze di discriminazione consente infatti di elaborare misure mirate. La raccolta di dati non è quindi fine a sé stessa, ma uno strumento fondamentale per un intervento coordinato e basato su dati empirici per contrastare le tendenze razziste e antisemite nella società.
Misure concrete dal 2026
Come rilevato nel rapporto, un monitoraggio completo è estremamente complesso e richiede risorse considerevoli. Dal 2026 saranno pertanto attuate diverse misure, in particolare per documentare meglio le esperienze dirette di discriminazione, coinvolgere maggiormente le persone interessate e la comunità scientifica e semplificare le possibilità di segnalazione. È previsto che queste misure confluiranno nel piano d’azione nazionale contro il razzismo e l’antisemitismo, attualmente in elaborazione.