Il Consiglio federale decide un riassetto: la cartella sanitaria elettronica CSE sostituirà la CIP
Berna, 05.11.2025 — Il Consiglio federale punta a rafforzare il sistema sanitario attraverso la cartella sanitaria elettronica (CSE), che sarà messa automaticamente a disposizione di tutta la popolazione. La CSE raccoglierà in un unico luogo tutte le informazioni sanitarie rilevanti di una persona e la accompagnerà in tutte le fasi della vita, dagli esami preventivi alla cura di malattie. Questo cambiamento sostanziale ridefinisce i compiti e le competenze di Confederazione e Cantoni nonché le modalità di finanziamento rispetto all’attuale sistema basato sulla cartella informatizzata del paziente (CIP). Questi aspetti sono disciplinati in modo più chiaro nella nuova legge federale sulla cartella sanitaria elettronica (LCSE). Il Consiglio federale ha trasmesso il relativo messaggio al Parlamento nella sua seduta del 5 novembre 2025.
L’attuale cartella informatizzata del paziente (CIP) si basa su una struttura complessa che coinvolge numerosi fornitori privati e prevede un processo di apertura oneroso. Questi ostacoli hanno fatto sì che, finora, l’utilizzo della CIP sia rimasto al di sotto delle aspettative. Con la nuova legge sulla cartella sanitaria elettronica, il Consiglio federale intende quindi procedere a un riassetto radicale: la CIP sarà sostituita dalla cartella sanitaria elettronica (CSE). La nuova cartella sanitaria porrà al centro l’individuo con la sua storia clinica personale, fornendogli una visione d’insieme dei suoi dati medici rilevanti, indipendentemente dal suo domicilio, dal luogo di cura o dal fornitore di prestazioni. Tutti i dati sanitari rilevanti saranno così disponibili digitalmente in un unico luogo – sempre e ovunque, soprattutto in caso di emergenza.
Utilizzo volontario e controllo dei propri dati sanitari
La CSE non dovrà essere richiesta: ogni persona domiciliata in Svizzera la riceverà automaticamente e gratuitamente. Prima dell’apertura, i Cantoni informeranno la popolazione in modo individuale ed esaustivo sul suo utilizzo e sui diritti a essa connessi. Chi non desidera averla potrà opporsi alla sua apertura o farla eliminare in qualsiasi momento e in tutta semplicità. La cartella sanitaria rimane un servizio fruibile su base volontaria, rafforzando i diritti dei pazienti.
In futuro, i dati rilevanti ai fini della cura, oggi sparsi nelle cartelle cliniche di diversi studi medici e ospedali, saranno conservati anche nella CSE dei titolari. Questi ultimi manterranno il pieno controllo dei propri dati sanitari e decideranno autonomamente chi potrà accedervi e a che tipo di informazioni, e quali dati non dovranno essere registrati nella propria CSE.
Partecipazione da parte di tutti i professionisti della salute
Già oggi, tutti gli ospedali e gli istituti di cura sono obbligati a collegarsi alla CIP. In futuro, anche i medici, i farmacisti, i fisioterapisti e altri fornitori di prestazioni ambulatoriali che fatturano a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie saranno tenuti a utilizzare la CSE e a registrarvi tutti i dati sanitari rilevanti ai fini della cura. Di fatto, solo se utilizzata dal maggior numero possibile di persone, la CSE potrà esprimere appieno il suo potenziale e migliorare così l’efficacia e la qualità delle cure per tutti.
Miglioramenti per la popolazione, i professionisti della salute e il settore sanitario
La CSE permetterà di memorizzare in modo sicuro diversi dati sanitari quali referti di consultazioni specialistiche o rapporti di dimissioni dall’ospedale, ma anche informazioni strutturate come vaccinazioni, medicamenti o valori di laboratorio. Un sistema di facile utilizzo e una migliore panoramica dei dati sanitari rilevanti andrà a vantaggio dei pazienti, migliorando la qualità delle cure lungo l’intero percorso terapeutico – un passo decisivo verso un’assistenza sanitaria coordinata.
Anche i professionisti della salute e il sistema sanitario ne trarranno beneficio: grazie agli standard tecnici obbligatori, i sistemi degli ospedali, dei medici e di altri fornitori di prestazioni potranno caricare automaticamente le informazioni nella CSE, evitando ridondanze, migliorando il flusso di informazioni, riducendo l’onere amministrativo e aumentando l’efficienza nell’intero settore sanitario.
Chiara ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni
La CSE si basa su un’infrastruttura tecnica centralizzata. La Confederazione sarà responsabile del sistema d’informazione e garantirà una soluzione uniforme in tutta la Svizzera. Sarà inoltre incaricata di sviluppare ulteriormente l’infrastruttura per aumentare l’efficienza del sistema. I Cantoni, invece, si faranno carico dei costi di gestione correnti e assicureranno l’operatività di una cosiddetta comunità sul proprio territorio. Infine, le comunità, che saranno composte per esempio da ospedali, studi medici, farmacie e altre strutture sanitarie, garantiranno, attraverso servizi di assistenza, che la popolazione acceda facilmente al supporto necessario per utilizzare la CSE. Tali servizi fungeranno da primo punto di contatto per tutte le domande attinenti alla CSE.
Rafforzamento della protezione dei dati
Anche in futuro, la sicurezza dei dati rivestirà la massima priorità per il Consiglio federale, che ha quindi sancito nella LCSE elevati requisiti di protezione. La Confederazione sarà responsabile della protezione e sicurezza dei dati, provvedendo affinché vengano conservati in Svizzera.
La CSE è un tassello fondamentale della digitalizzazione nel settore sanitario. Il Consiglio federale è convinto che, con gli adeguamenti e i miglioramenti del sistema e dell’infrastruttura proposti, la futura CSE sarà uno strumento molto più efficace della CIP, capace di rafforzare i vantaggi per tutte le parti interessate e facilitare l’ulteriore sviluppo in un’ottica di servizio pubblico.
Il progetto passerà ora al vaglio del Parlamento. Non appena la legge sarà adottata, la Confederazione creerà l’infrastruttura tecnica centralizzata e procederà alla migrazione delle CIP esistenti. Si prevede che la CSE potrà essere introdotta nel 2030.