Basta volgere uno sguardo ai manifesti acquisiti negli ultimi cento anni dal Gabinetto delle stampe della Biblioteca nazionale svizzera per accorgersi che il mito di Tell vive. Attualmente la collezione di manifesti è composta da 40 000 opere, di cui per la prima volta potrà essere ammirata una selezione. I circa cento manifesti esposti si propongono di tematizzare le varie sfaccettature di Tell. Quale strumento mediatico il manifesto ha contribuito in modo determinante al radicamento dell’eroe nazionale nella nostra coscienza collettiva come simbolo di libertà. La mostra illustra come la figura di Tell sia stata sfruttata per pubblicizzare prodotti, mete turistiche, eventi e campagne politiche. Le immagini associate a Guglielmo Tell sono state fondamentalmente influenzate dall’omonima tragedia di Friedrich Schiller.

L’eroe fiducioso

L’aspetto di Guglielmo Tell, plasmato soprattutto da Richard Kissling, che istituì un monumento in suo onore ad Altdorf nel 1895, è noto a ogni cittadino svizzero. L’eroe fiducioso, con una balestra sulla spalla, abbraccia teneramente suo figlio e avanza a passo sereno e deciso. Per la sua raffigurazione Kissling si è basato sugli eroi dell’antichità. Pertanto non è sorprendente che l’imponente statua di bronzo di Altdorf sia stata utilizzata frequentemente nella creazione dei manifesti. Negli anni Settanta, per esempio, il Guglielmo Tell di Levi’s indossava dei jeans aderenti. Per un’iniziativa contro la legalizzazione della droga lanciata quest’anno l’Unione democratica di centro ha sostituito la balestra della figura leggendaria con la siringa. La persistente influenza di Kissling mette in ombra anche altri artisti di spicco come per esempio Ferdinand Hodler e le sue rappresentazioni di Tell.

Il giuramento del Rütli

Il giuramento del Rütli viene spesso e volentieri utilizzato nell’ambito di campagne politiche, sia da schieramenti di destra sia di sinistra. Nel 1935 Paul Senn ne ha modificato i contenuti, realizzando una fotografia di una giovane coppia le cui braccia alzate s’intrecciano. Il manifesto è stato sfruttato dal Partito socialista in occasione di un intervento a favore delle pari opportunità tra donna e uomo. Diversi manifesti s’ispirano al giuramento del Rütli, attribuendogli tuttavia una nuova interpretazione, come ne testimoniano la rappresentazione del tipico gesto di giuramento oppure l’impiego del numero tre, in particolar modo con la rappresentazione di tre persone.

Il copricapo, la balestra e la mela

Il copricapo di Gessler, la balestra di Tell e la mela sulla testa di Walter: ecco i simboli del «Guglielmo Tell» di Schiller riprodotti su svariati manifesti. Per esempio, nel 1931 Alex Walter Diggelmann ha inserito il copricapo di Gessler nel manifesto dei «Tellspiele» a Interlaken. Da allora è diventato il simbolo della rappresentazione della tragedia di Schiller. Tuttavia, spesso il copricapo funge anche da simbolo di sottomissione, come per esempio in un’iniziativa inscenata in modo ironico contro il «Bell-Schlachthaus» negli anni Quaranta, oppure quale ammonizione contro indesiderate influenze esterne ed esercizio del potere.

La balestra è diventata sinonimo di qualità svizzera. Già negli anni Trenta si è affermata quale soggetto a sé stante di manifesti e pertanto è stata utilizzata per pubblicizzare prodotti elvetici. Attraverso queste campagne pubblicitarie i clienti venivano sollecitati a incentivare l’economia del nostro Paese in questi anni di crisi. È di nuovo in voga oggigiorno sfruttare la balestra quale sigillo di qualità.

Ognuno di noi ha un’immagine impressa della scena della mela, anche se nessuno vi ha assistito. La scena della mela non è mai rappresentata, nemmeno nell’opera di Schiller. Sembra quasi essere sottoposta a un divieto di raffigurazione. D’altra parte, la mela – trafitta da una freccia o intatta – viene spesso sfruttata per la creazione di manifesti. In molti casi il legame con la leggenda è unicamente accennato, come ne testimonia il manifesto di Eugen Spitteler del 1973, in cui è raffigurato un uovo trafitto che incita la popolazione a consumare uova svizzere.

Approfondimenti su Tell

L’inaugurazione della mostra «Tell nel mirino» avrà luogo il 15 novembre 2007 alle 19.00 presso la Biblioteca nazionale svizzera. Congiuntamente alla mostra sarà edita un’omonima pubblicazione con 150 illustrazioni a colori di manifesti. L’impatto di Guglielmo Tell sulla creazione di manifesti sarà tematizzato in un esaustivo testo accompagnatorio storico artistico. Inoltre la pubblicazione contiene una dozzina di saggi sul ruolo di Tell nella letteratura e nell’arte fino ai nostri giorni.

«Tell nel mirino» – una mostra di manifesti alla Biblioteca nazionale svizzera