Dal 29 marzo: sempre con il prefisso

D'ora in poi occorrerà digitare il prefisso ad ogni chiamata telefonica, anche se si chiamano i vicini. Questo provvedimento si applica a tutti i numeri di telefono della rete fissa (anche i numeri ISDN o di fax) e della rete mobile. Invece, i numeri d'emergenza e i numeri brevi conservano l'attuale formato a tre cifre e continueranno ad essere digitati senza prefisso.

L'UFCOM ha concesso agli operatori un mese di tempo per effettuare i necessari cambiamenti tecnici. I lavori inizieranno il 29 marzo e dovranno concludersi al più tardi entro fine aprile. Questo cambiamento avverrà senza interruzioni e non comporterà alcun disguido per gli utenti del servizio telefonico.

Controllare i numeri memorizzati

Tutti i numeri telefonici che sono stati memorizzati senza prefisso devono essere al più presto adattati al nuovo formato, in particolare i numeri degli impianti d'allarme e dei sistemi di sicurezza. Dopo il cambiamento, infatti, non sarà più possibile stabilire una comunicazione digitando i numeri a 7 cifre.

Ripercussioni sulle tariffe

In linea di massima il cambiamento non influisce sulle tariffe. Tuttavia, occorre notare che le chiamate locali effettuate con il prefisso vengono istradate dall'operatore preselezionato. Pertanto, l'UFCOM consiglia agli utenti che telefonano in preselezione d'informarsi presso il proprio operatore per conoscere le tariffe applicate a livello locale. Rimarrà naturalmente la possibilità di scegliere l'operatore ad ogni chiamata (la cosiddetta selezione chiamata per chiamata).

Nel marzo del 2000, la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) ha deciso d'introdurre il 29 marzo 2002 il cosiddetto piano di numerazione chiuso. In questo modo è possibile garantire un numero sufficiente di elementi d'indirizzo (numeri). Il piano di numerazione chiuso (formato dei numeri identico per le chiamate locali e nazionali) permette una gran flessibilità nell'attribuzione di serie di numeri. È infatti considerevolmente aumentata la domanda di numeri, vista la crescita registrata sul mercato delle telecomunicazioni in seguito alla liberalizzazione e allo sviluppo tecnologico (ad es. Internet e telefonia).

Dal 29 marzo il prefisso ad ogni chiamata, anche locale