Ho potuto osservarlo in occasione della Festa federale di lotta svizzera nel 2007 ad Aarau: tifosi e amici delle cinque associazioni regionali dell'Associazione federale di lotta svizzera siedono su tribune diverse.

Bienvenu les amis de la Suisse romande,
Grüezi Fründe vo de Innerschwyzer Schwinger,
Grüezi Fründe vo de Nordwestschwyzer,
Hallo liebi Bärner,
Grüess Gott id Nordostschwyz - chara famiglia da lutgaders (giugaders da hornuss, stauschacrappa)

Egregio presidente del Comitato organizzatore,
cari amici dello sport che venite dalle città e dalle campagne,

oggi sono lieta di portarvi i saluti e gli auguri del Consiglio federale per la Festa federale di lotta svizzera e delle tradizioni alpigiane 2010.

Al centro dell'attenzione di una Festa di lotta svizzera deve esserci lo sport, non l'oratore. Rinuncio perciò a un «Langzug» o a un «Müngermurks» e sarò breve. Come avrete notato, i termini tecnici dei lottatori svizzeri mi sono ben noti: in fondo, ogni settimana mi ci devo confrontare quando il mercoledì provo sul ring con le mie colleghe e i miei colleghi il «Wyberhaken» o lo «Hüfter». Di regola rinunciamo agli «Schlunggs» per evitare che la cosa vada «Lätz» e il pubblico debba poi usare un «Kopfgriff».

Lo sport della lotta svizzera è qualcosa di unico nel suo genere, pieno di spirito combattivo, di fair play e di collegialità. Ma i lottatori coltivano anche una meravigliosa tradizione dal forte valore simbolico. Il vostro sport evoca immagini ed emozioni, creando così un'identità svizzera. Questo è importante, in particolare oggi: la globalizzazione porta all'estraniamento, ciò che è nuovo, estraneo, tenta di rimuovere ciò che è familiare, conosciuto, spesso il più debole viene «premuto dentro la segatura».

La lotta svizzera incarna l'essenza di noi Svizzere e Svizzeri come nessun'altra disciplina è in grado di fare - rispetto per gli altri, riguardo nei confronti delle minoranze, concorrenza leale. La lotta svizzera è una scuola di vita. Vi si impara a fare i conti con la vittoria e la sconfitta. Sono davvero lieta che il vostro sport sia uscito allo scoperto e oggi sia in grado di entusiasmare, in tutto il Paese, giovani e anziani, città e campagna, lavoratori e imprenditori, uomini e donne, romandi e svizzeri tedeschi. Una vera e propria passione questo sport la scatena soprattutto in molti giovani.

Prova ne è questa magnifica Arena qui a Frauenfeld, con oltre 47 000 posti e i luoghi di public viewing tutt'intorno occupati da un buon numero di spettatori, per non parlare delle figurine Panini dei lottatori svizzeri, che se la giocano senza alcun problema con quelle dei calciatori.

I lottatori svizzeri ci danno dentro duramente, ma senza aggressività. È una questione di forza, tecnica e tattica, a volte sicuramente persino di astuzia. Il successo va cercato in tempi strettissimi. Chi temporeggia troppo a lungo ottiene voti peggiori. Questo spirito che predomina qui nel ring di segatura ha contribuito a contraddistinguere in maniera sostanziale gli Svizzeri e continuerà a vivere anche in futuro - con impegno totale, duro, ma leale.

Mi aspetto che ovunque, dopo una competizione - in politica e in economia - quale segno di rispetto reciproco gli avversari si porgano la mano e il vincitore tolga la segatura dalla schiena dello sconfitto;
mi aspetto anche che giudizi, decisioni - qui nel ring come dappertutto nella vita - vengano rispettati, pur se forse con un «brontolio»;
mi aspetto infine che ci si impegni per i valori del nostro Paese - qui nell'arena, sul luogo di domicilio e sul posto di lavoro, in Svizzera ma anche nei rapporti con i nostri vicini stranieri.

Signore e Signori, carissimo popolo dei lottatori, tutti quanti portiamo dentro di noi lo spirito dei lottatori svizzeri. Perciò potremo affermarci anche in un mondo in forte mutamento. Non sarà sicuramente facile. Parecchi si ritroveranno - a faccia in giù - nella segatura.

Ma così come ogni lottatore, ogni lottatrice - nel frattempo anche le donne si stanno affermando con buon successo in questo sport - si rialza, così anche noi potremo affermarci con successo quale Paese. Certo, c'è sempre qualcuno che usa una presa antisportiva, che vorrebbe spingerci fuori dal ring - con liste nere o grigie, con nuovi ostacoli alle frontiere o con le sue proprie regole che vuole imporci. Ma noi non ci lasciamo mettere sotto pressione. Esaminiamo e ponderiamo accuratamente. Là dove ci sembra sensato, partecipiamo. Là dove qualcuno vuole schienarci con un «Brienzer» - attualmente più di uno sta tentando di farlo, a livello nazionale e internazionale - gli teniamo testa.

Anche come piccolo Paese abbiamo i nostri punti di forza e affiniamo costantemente la nostra tecnica. Sono convinta che il nostro Paese ha la volontà e la capacità di ripensare e completare il suo repertorio di slanci, aggiungendo altre sedute di allenamento. La crisi economica e finanziaria degli ultimi anni ha mostrato che siamo ben allenati, che superiamo bene gli stress test e altre prove, che siamo in grado di reagire in fretta e che siamo anche disposti a imparare cose nuove. Facciamo come i lottatori svizzeri, rimaniamo in forma anche economicamente e politicamente.

Gli organizzatori di Frauenfeld hanno già superato il test di fitness. Fedele al motto di Frauenfeld, ogni ospite qui si sente re, senza dover superare l'ultimo turno. Di ciò ringrazio gli organizzatori e i numerosi aiutanti volontari e mi felicito con loro per la festa, particolarmente ben riuscita. Anche simili eventi contribuiscono a rendere coesa la società: 100 000 persone si ritrovano per un pacifico appuntamento, si sentono bene insieme e vivono un fantastico finesettimana, per poi ritornare al lavoro motivati. Ecco il mastice grazie al quale potremo affrontare il futuro.

A voi, cari amici della lotta svizzera, cari lottatori, giocatori di hornuss e lanciatori di pietra, auguro una competizione senza infortuni e ricca di successi, a voi, stimati ospiti, duelli avvincenti e a voi, cari organizzatori e aiutanti, una festa piena di successo.

«Uomini - e donne - la lotta abbia inizio!» Diamoci dentro tutti insieme, qui nell'Arena di Frauenfeld, nella società, nell'economia e nella politica, e mostriamo al mondo intero chi siamo e che cosa siamo in grado di fare.

Fa fede la versione orale !

Uno sport duro ma all’insegna del fair play – con slancio verso il futuro