Signor presidente,
care delegate, cari delegati,

È con grande piacere che prendo la parola qui a Ginevra.

Il fatto che l'assemblea dei delegati dedicata al congedo di maternità si tenga a Ginevra riveste un significato più che simbolico. Nel 1999, il Cantone di Ginevra ha infatti plebiscitato il progetto di assicurazione per la maternità con un 74% ineguagliato nel corso di tale scrutinio popolare. Mostrandosi insofferente all'immobilismo federale, è stato nuovamente il Cantone di Ginevra a dotarsi, primo tra i Cantoni svizzeri, di un'assicurazione cantonale per la maternità. Saluto dunque la determinazione ginevrina, che ha fatto di Ginevra un Cantone pioniere. Facciamo dunque sì che la nostra presenza qui a Ginevra costituisca il punto di partenza del cammino che ci porterà finalmente a un'assicurazione federale per la maternità!

Del resto, il PPD sa molto bene cosa significhi svolgere un ruolo di pioniere.Agli inizi degli Anni '40, fu proprio il PPD, allora denominato Partito conservatore, a lanciare l'iniziativa popolare per la protezione della famiglia. Nel 1945 tale iniziativa culminò, per il tramite di un controprogetto, nell'inserimento nella Costituzione del celebre mandato sull'assicurazione per la maternità.

È questo un dossier carico di storia (storia svizzera!) la cui attualità è nondimeno innegabile.

Venuta da lontano, l'assicurazione per la maternità è una delle colonne portanti della futura politica familiare, che consentirà al nostro Paese di affrontare

le sfide attuali, in particolare la protezione della maternità,
e le sfide future, in particolare gli sviluppi demografici.

Tali istanze politiche, importanti già nel 1945, non solo sono tuttora prioritarie, ma sono addirittura divenute urgenti.

Ciò nonostante, è stato annunciato un referendum prima ancora che il disegno di legge sia uscito dalle aule del Parlamento. Ancora una volta possiamo dunque saggiare quanto sia vigorosa l'opposizione all'assicurazione per la maternità, opposizione che, va detto, è di matrice innanzitutto ideologica.

Vi si dirà nuovamente che la maternità è una «questione privata». Benché sia assolutamente convinta che la decisione di avere un figlio appartenga alla sfera più intima e personale dell'essere umano, è per me inaccettabile, tuttavia, che le conseguenze della maternità vengano ridotte a una mera «questione privata» o, peggio ancora, a «una questione femminile»!

Eppure, in occasione della votazione sull'interruzione della gravidanza, abbiamo potuto registrare un ampio consenso non solo sul fatto che la protezione della maternità concerne la società intera, ma anche sulla necessità di varare delle misure di sostegno e di accompagnamento. Più in particolare, è nostro dovere dare una risposta al fenomeno profondamente scioccante degli aborti dovuti a una situazione economica precaria.

Occorrerebbe dunque che alcuni si ricordassero delle parole dette e degli impegni presi soltanto un anno fa!

Altri sottolineano la difficile situazione in cui versano le assicurazioni sociali, attualmente chiamate a fronteggiare le conseguenze finanziare dello squilibrio demografico.

Non dobbiamo tuttavia confondere il problema con la soluzione. La protezione della maternità non contribuirà in alcun caso ad aggravare il problema demografico, al contrario: costituisce una delle misure che concorreranno a migliorare la situazione.

Perché in definitiva sono in gioco il nostro futuro e quello del nostro Paese. Permettetemi perciò di lanciare un appello ai meno giovani: appoggiate il congedo di maternità! Ora più che mai è necessario che si manifesti con forza la solidarietà tra generazioni, tra giovani famiglie e pensionati.

Vista e considerata la situazione economica attuale, sono cosciente che questo sia un momento poco propizio per discutere un progetto del genere. Confido nondimeno che le nostre concittadine e i nostri concittadini sapranno comprendere l'importanza della posta in palio. I tempi sono ormai maturi perché la politica familiare trovi finalmente la sua giusta collocazione nell'arena politica federale.

Non si tratta affatto di condurre una politica natalista, ma piuttosto di porre fine a una logica che si è rivelata dannosa per la natalità, una logica che relega tuttora nella sfera privata e individuale le questioni della famiglia e dei figli.

L'avvenire della Svizzera dipende dal sostegno che la società saprà offrire alle giovani famiglie. È per questo motivo che vi invito a esprimere un sì forte e convinto alla proposta che vi è stata presentata.

Legge sull'assicurazione per la maternità