Votazione del 18 maggio 2014: sì al decreto federale sulle cure mediche di base

Berna, 24.02.2014 - In nome del Consiglio federale, il ministro della sanità Alain Berset raccomanda di accogliere il decreto federale concernente le cure mediche di base. Su tutto il territorio svizzero l’assistenza medica deve continuare a essere tempestiva e di qualità. La nuova disposizione costituzionale ne è l’indispensabile premessa perché incarica la Confederazione e i Cantoni di collaborare al rafforzamento delle cure mediche di base e alla promozione della medicina di famiglia. Grazie ad essa, Confederazione e Cantoni avrebbero gli strumenti per garantire dappertutto un numero sufficiente di medici di famiglia e altri professionisti della salute di solida formazione e promuovere una collaborazione ottimale tra le diverse professioni. Come comunicato dal suo presidente Carlo Conti, la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità appoggia il progetto.

Oggi, la popolazione svizzera fruisce in tutte le regioni di cure mediche di base di alta qualità. E l’invecchiamento della popolazione fa sì che il numero dei malati cronici aumenti e con esso la domanda di prestazioni medico-sanitarie di cura e assistenza.
Sono ancora soprattutto i medici di famiglia a curare le malattie più comuni e effettuare semplici interventi in caso d’urgenza. A medio termine però, questo collaudato sistema rischia di crollare, perché molti medici di famiglia non troveranno successori per il loro studio una volta che andranno in pensione. Inoltre si profila una carenza di personale sanitario qualificato.

Formare un numero sufficiente di medici e altri professionisti della salute
Affinché i pazienti continuino ad essere assistiti rapidamente e con la dovuta qualità, è necessario formare un numero sufficiente di medici di famiglia, medici specialisti e altri professionisti come infermieri, levatrici, farmacisti, ergoterapisti e fisioterapisti, consulenti alimentari e assistenti di studio medico. Tutti questi professionisti devono collaborare strettamente. È inoltre indispensabile sviluppare e consolidare nuovi modelli di assistenza quali gli studi medici associati e i centri sanitari.
Con il nuovo articolo costituzionale, Confederazione e Cantoni avranno la base legale per riorientare le cure mediche di base, per attuare le misure necessarie e promuovere la medicina di famiglia come importante elemento del servizio universale. Mantenere ed accrescere la qualità delle cure mediche di base è uno degli obiettivi perseguiti dal Consiglio federale con la strategia «Sanità2020».

Rafforzare la collaborazione tra i professionisti della salute
Con il nuovo articolo costituzionale, la Confederazione può impostare la formazione e il perfezionamento dei professionisti della salute su una stretta collaborazione tra i diversi fornitori di prestazioni. Da una parte definendo requisiti unitari per i diplomi e regole uniformi per l’esercizio della professione. Dall’altra strutturando i corsi in modo che i futuri professionisti si abituino a collaborare già durante la formazione e acquisiscano insieme le proprie conoscenze e competenze. A tutto vantaggio dell’attrattiva delle professioni mediche.
La Confederazione potrà inoltre prevedere remunerazioni più adeguate per le prestazioni dei medici di famiglia. Nel quadro del piano direttore «Medicina di famiglia e medicina di base», il Consiglio federale sta del resto preparando diverse misure per valorizzare la medicina di famiglia e migliorare la retribuzione dei medici generici. Nel limite di quanto possibile senza un aumento dei premi dell’assicurazione malattie obbligatoria. Poiché l’articolo costituzionale e il piano direttore riprendono le principali richieste dell’iniziativa «Sì alla medicina di famiglia» depositata nell’aprile 2010, il 13 settembre 2013 i promotori l’hanno ritirata.

L’assistenza medica resta compito dei Cantoni
Le competenze di Confederazione e Cantoni restano sostanzialmente invariate. Rimane compito dei Cantoni assicurare l’assistenza medica. Con il coordinamento e la stretta collaborazione tra le diverse professioni mediche si intendono garantire terapie di alta qualità. In questo modo possono essere evitate complicazioni e trattamenti costosi, il che si ripercuote favorevolmente sull’andamento dei costi del sistema sanitario.


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