L'Ufficio federale dell'energia rilascia l'autorizzazione per il nuovo elettrodotto Chamoson-Chippis

Berna, 19.01.2015 - L'Ufficio federale dell'energia ha approvato i piani per la realizzazione del nuovo elettrodotto tra Chamoson e Chippis (Cantone del Vallese). In precedenza la Società nazionale di rete Swissgrid aveva eseguito approfonditi accertamenti concernenti le immissioni foniche.

Attualmente il Vallese è collegato alla rete nazionale da 380 kV solo da Chamoson in direzione ovest (Chamoson-Ginevra). La linea da Chamoson a Mörel e Ulrichen permetterà di collegare la regione a est e di colmare una lacuna nella rete di trasporto svizzera esistente da molti anni. La linea consentirà non solo un approvvigionamento elettrico più sicuro nella Svizzera occidentale, ma anche il trasporto della produzione supplementare di elettricità dalle nuove centrali elettriche vallesane di Nant de Drance e Cleuson-Dixence. Fa parte di questa nuova linea un tratto lungo circa 28 chilometri tra Chamoson e Chippis, con una potenza di trasporto complessiva di 4 000 megawatt.

Esame delle immissioni foniche

L'approvazione dei piani concessa nel 2010 (cfr. comunicato stampa del 01.07.2010) è stata oggetto di diversi ricorsi. In seguito il Tribunale amministrativo federale e il Tribunale federale hanno confermato la decisione di principio di realizzare una linea aerea e di riunire diverse linee su tralicci comuni; hanno tuttavia annullato formalmente la decisione di approvazione dei piani accogliendo parzialmente i ricorsi e incaricando l'UFE di procedere a ulteriori accertamenti in materia di carico fonico. Nella fattispecie si trattava di esaminare se il rumore causato dal cosiddetto "effetto corona" (brusio percettibile sulle linee di trasporto in presenza di determinate condizioni) potesse essere ridotto attraverso modifiche delle terne a 380 kV. Le rimanenti terne con tensione più bassa, posate sui tralicci comuni, non sono state esaminate in quanto irrilevanti sotto il profilo del carico fonico.

Fasci tripli o quadrupli?

È stato esaminato in particolare se, grazie a un maggiore diametro dei conduttori a 380kV e all'impiego di fasci quadrupli anziché tripli (disposizione dei conduttori, cfr. immagini allegate), fosse possibile ridurre le immissioni foniche. Dagli accertamenti è emerso che, con un diametro maggiore dei conduttori le immissioni foniche possono essere ridotte notevolmente. I fasci quadrupli, invece, non consentono di ridurre in modo significativo il carico fonico e, per giunta, sono meglio visibili a occhio nudo. È inoltre emerso che i conduttori con una struttura superficiale modificata concorrono a un'ulteriore riduzione del rumore causato dall'effetto corona. L'UFE ha pertanto incaricato Swissgrid di sfruttare anche questo potenziale di ottimizzazione.

Rinuncia a una nuova pubblicazione del progetto

Rispetto al progetto iniziale, le emissioni foniche e le perdite di trasmissione possono essere ridotte notevolmente. Il maggiore diametro dei conduttori delle due terne a 380 kV è pressoché impercettibile a occhio nudo; inoltre, le linee aeree e le fondamenta devono essere adeguate solo lievemente. Non è pertanto necessario pubblicare nuovamente il progetto.

Smantellamento delle vecchie linee e misure di compensazione ecologica

La nuova linea elettrica sostituisce un elettrodotto a 220 kV, riunendo inoltre sui tralicci diverse altre linee esistenti, tra cui due a 132 kV di proprietà delle FFS. Al più tardi entro quattro anni dalla messa in esercizio della nuova linea, potranno così essere smantellati circa 58 km di linee ad alta tensione e circa 190 tralicci. La società Swissgrid sarà inoltre tenuta a realizzare diverse misure di compensazione ecologica volte a tutelare le foreste, la natura e il paesaggio.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marianne Zünd, responsabile Media + Politica UFE, tel. 058 462 56 75



Pubblicato da

Ufficio federale dell'energia
http://www.bfe.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-55936.html