Il Consiglio federale chiede un credito aggiuntivo per promuovere l’innovazione con la CTI

Berna, 19.08.2015 - Da agosto 2015 la Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) esonera dal contributo in contanti le aziende esportatrici che presentano progetti innovativi. Questa misura straordinaria, adottata per contrastare l’apprezzamento del franco, sta riscuotendo un notevole successo. Per assicurare il finanziamento dei progetti e continuare a promuovere la forza innovativa dell’economia svizzera il Consiglio federale ha deciso di chiedere al Parlamento un credito aggiuntivo di 20 milioni di franchi. I mezzi supplementari verrebbero compensati nell’ambito dell’educazione e della ricerca.

Il franco forte pone le imprese svizzere davanti a grandi sfide. L’innovazione è un elemento centrale per preservare la competitività. A fine giugno, pertanto, il consigliere federale Schneider-Ammann, capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), ha incaricato la CTI di esonerare dal contributo in contanti, a partire da agosto 2015, le PMI fortemente dipendenti dalle esportazioni che presentano una domanda per un progetto di R&S. Le imprese interessate devono comunque provvedere almeno al 50 per cento dei costi complessivi di progetto con prestazioni proprie, ovvero nella maggior parte dei casi con prestazioni lavorative. La misura straordinaria, entrata in vigore ad agosto, durerà presumibilmente fino alla fine dell’anno.

Alla luce della forte domanda che si va profilando, i 110 milioni di franchi stanziati per la promozione regolare nel 2015 non sono più sufficienti. Per garantire l’attività di promozione il Consiglio federale ha pertanto deciso di chiedere al Parlamento un credito aggiuntivo di 20 milioni di franchi per il 2015. Questi mezzi supplementari verrebbero compensati nell’ambito dell’educazione e della ricerca.


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