La seconda conferenza nazionale ribadisce l’importanza dei lavoratori senior

Berna, 21.04.2016 - In occasione della seconda conferenza sul tema dei lavoratori in età avanzata, svoltasi a Berna, i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e delle parti sociali hanno tracciato un bilancio positivo delle misure intraprese finora. Nella dichiarazione congiunta finale i partecipanti concordano nel ritenere che i lavoratori senior saranno sempre più importanti per l’economia. In diversi Cantoni l’opera di sensibilizzazione su questa tematica è stata proficua.

I rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, dell’Unione sindacale svizzera (USS), di Travail.Suisse, dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI) e dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) hanno discusso, sotto la guida del presidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann, della situazione dei lavoratori in età avanzata in Svizzera, stilando un bilancio nel complesso positivo. Dal 2010 al 2015 la quota di persone attive fra i 55 e i 64 anni è aumentata di 5,3 punti percentuali, raggiungendo il 75,8 per cento. Nel 2015 il tasso di disoccupazione è stato in media del 3,3 per cento, quello dei cinquantenni e degli ultracinquantenni del 2,9 per cento. I lavoratori in età avanzata continuano a essere esposti a un rischio di disoccupazione inferiore alla media. Eppure, una volta disoccupati, hanno molte più difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro rispetto ai più giovani.

Dal bilancio relativo alle misure decise un anno fa emergono i primi risultati raggiunti. Un esempio: dal 1° luglio 2015 l’Amministrazione federale offre alle persone in cerca d’impiego iscritte a un URC priorità d’accesso ai bandi di concorso. Secondo uno studio commissionato dal DEFR allo Stellenmarkt-Monitor Schweiz, ovvero l’Osservatorio del mercato del lavoro dell’Università di Zurigo, i limiti di età compaiono relativamente di rado. Negli ultimi dieci anni (2006–2015) la percentuale di bandi di concorso con limiti di età risulta in calo.

Un rapporto evidenzia inoltre che i Cantoni hanno avviato numerosi progetti per il reinserimento lavorativo, tra cui «Tandem 50plus», realizzato dal Cantone di San Gallo. Nel corso della conferenza diversi consulenti hanno presentato le attività che hanno svolto nel quadro di questo progetto.

Una delle tematiche cardine della prima conferenza era la promozione delle qualifiche professionali dei lavoratori senior. Lo scorso anno gli istituti formativi delle parti sociali hanno avviato un numero crescente di analisi situazionali, allo scopo di preparare i lavoratori interessati alla prosecuzione del loro percorso professionale. Fino a maggio 2016 verranno esaminate le offerte cantonali di consulenza in materia di professione, studi e carriera; seguirà un’analisi approfondita dell’attività di consulenza destinate ai lavoratori senior. Anche la formazione continua dei singoli dipendenti svolge un ruolo importante. Nel dicembre 2015 il Consiglio federale aveva deciso di valutare in dettaglio il finanziamento della formazione continua dei collaboratori in età avanzata. I risultati finali di questi lavori saranno disponibili per l’incontro degli esperti di settembre 2016.

Al termine della seconda conferenza i partecipanti hanno convenuto sul proseguimento sistematico delle misure attuate finora e dell’opera di sensibilizzazione; misure aggiuntive, finalizzate a un ulteriore miglioramento della situazione dei lavoratori senior, non sono state definite.

Accogliendo il postulato Rechsteiner (14.3569) il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di organizzare una conferenza nazionale dedicata ai «lavoratori in età avanzata». Dopo la prima edizione dell’aprile 2015, giovedì scorso rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e delle parti sociali si sono incontrati per la seconda volta. La terza conferenza è prevista per l’aprile 2017.


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